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"Quando era ormai giunta alla fine del suo cammino terreno, Ella mi lasciò un quaderno a quadri con la copertina nera in cui aveva annotato molte cose: frasi, detti, proverbi, annotazioni e quant'altro. Purtroppo ci sono alcune cose contenute in questo atipico memoriale che nonna non ebbe mai il tempo di spiegarmi e, per tale ragione, ancora oggi sono per me difficili da capire. Quel quaderno lo considerai, da subito, un testamento di vita che tuttora conservo gelosamente, così come custodisco gelosamente tutti i ricordi degli anni trascorsi con Lei, i quali hanno segnato in modo profondo la mia esistenza e fortificato le mie radici. Nonna Peppina non si stancò mai di raccomandarmi di credere sempre a quei valori così fortemente testimoniati dalle medaglie del nonno che, con orgoglio e ammirazione, sovente mi mostrava e lo fece fino alla fine, quando il 25 ottobre del 1974 salì in cielo. Da quel momento mi piace pensare che il suo sorriso, il suo sguardo, la sua generosità e la sua superba cucina hanno conquistato anche il Paradiso".